Un nuovo modello produttivo per l’Europa: l’economia circolare

Il tema della gestione dei rifiuti è centrale nella politica di sviluppo sostenibile dell’Unione Europea.

Oggi, lo stesso termine “sostenibilità” implica un modello che integra in maniera coerente ambiente ed economia, nella consapevolezza che non può esservi sviluppo se non nel rispetto dell’ambiente.

Per questo, l’Unione Europea si sta muovendo in maniera sempre più chiara, anche a seguito di specifici momenti di consultazione pubblica con cittadini ed associazioni ambientaliste, verso un’economia circolare, che si fa carico del “fine vita” del prodotto fin dalla fase di progettazione e produzione, puntando quindi a una riduzione sostanziale dei rifiuti. Lo scopo fondamentale è la progressiva riduzione del quantitativo di rifiuti conferiti in discarica. Entro il 2030, secondo i nuovi orientamenti dell’UE, in merito al riciclaggio dei rifiuti, gli stati membri dovranno raggiungere il target del 70% per quanto riguarda i rifiuti urbani e dell’80% per quanto riguarda gli imballaggi. A partire dal 2025 sarà inoltre fatto divieto di conferire in discarica i rifiuti riciclabili e biodegradabili.

A partire da questo importante obiettivo di lungo periodo, la strategia della gestione integrata del ciclo dei rifiuti – fondata su riuso, riutilizzo e recupero energetico – investe oggi ogni settore produttivo, industriale ed agricolo.

Il trattamento dei rifiuti speciali non pericolosi, nello specifico fanghi biologici, al fine di produrre Biosolids per un loro utilizzo come fertilizzanti in agricoltura si colloca coerentemente all’interno di questo ciclo e di questo contesto generale.

I nostri valori

Il trattamento dei fanghi biologici consente il recupero di una parte di rifiuti, che diversamente finirebbero in discarica, e favorisce la crescita della produzione agricola locale.

Si tratta di un settore produttivo che richiede know how specifico, grande competenza e accuratezza: l’intero processo deve essere condotto con estrema scrupolosità, attraverso l’utilizzo di tecnologie e sistemi di assoluta affidabilità.

Per Efar Italia il rispetto dell’ambiente, della qualità del suolo e dell’aria, la qualità delle produzioni agricole e la salute pubblica sono valori fondanti.

Per questo, l’associazione pone l’accento sulla necessità di un sistema di controlli accurato, costante, che investa sia la materia prima in entrata (fanghi non ancora trattati), sia i Biosolids in uscita, sia infine, il suolo agricolo sul quale vengono utilizzati.

Le aziende aderenti ad Efar Italia si sono rese disponibili alla costituzione di un fondo extra che sarà messo a disposizione dell’ente pubblico per effettuare in maniera autonoma e indipendente maggiori controlli.

Efar crede nella condivisione del sapere scientifico, nell’accessibilità delle informazioni e dei dati che devono essere a disposizione di cittadini e amministrazioni, quali condizione preliminare per la costruzione di un confronto concreto, corretto e aperto.